Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 9 Settembre 2021

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Mi fermo e penso a una persona, una realtร  che mi รจ nemica. Quella persona che mi ha trattato male, quella situazione di blocco, quella realtร  su cui avevo investito tanto e non mi sta dando nienteโ€คโ€คโ€ค

Che senso hanno le parole di Gesรน? Come posso ignorare tutto questo? Continuare a donarmi proprio lรฌ dove soffro e non sembra nascere nulla di buono? Pregare proprio per i nemici? Diciamocelo: non possiamo, sarebbe solo ipocrisia, finto perdono. E, onestamente, aveva proprio una bella faccia tosta Gesรน a dire ยซAmate i vostri nemiciยป alle persone affamate, maltrattate, oppresse che aveva di fronte. Devo amare e servire quello sfruttatore, dare tutto a quellโ€™approfittatoreโ€คโ€คโ€ค E a me, Signore, non ci pensi?

I consigli di Gesรน, apparentemente folli, si comprendono alla luce della sua esperienza di una vita profondamente radicata in un amore piรน potente. Se sono certo che il Padre mi ama cosรฌ come sono, allora posso dire bene anche di chi dice male di me, perchรฉ non dipendo dal suo giudizio; se sono certo che il Padre mi garantisce giorno per giorno tutto il necessario, allora posso prestare senza sperarne nulla, porgere davvero lโ€™altra guancia.

E come sempre, la parola di Dio non รจ mai semplicemente โ€œgiustaโ€, ma sempre anche conveniente, buona per la mia vita. Perdonare chi non lo merita e dare senza misura non sono sforzi eroici che il Signore ci richiede per essere โ€œbuoni con gli altriโ€, ma passi necessari a liberare il cuore da quello spirito di appropriazione e di pretesa che rende meno bella la nostra vita.

Comunitร  Centro Poggeschi

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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato