Noi siamo tutti come Filippo: fatichiamo molto a riconoscere il Padre nei lineamenti cosรฌ comuni del Figlio, a scoprire la grandezza di Dio nel corpo cosรฌ normale del nazareno Gesรน. Percepiamo distintamente la promessa di una via, di una veritร e di una vita piรน grandi, ma sono sempre di lร da venire o a chilometri di distanza, mai sotto i nostri occhi. Ci pare impossibile riconoscere la via nel lentissimo tracciato che stiamo percorrendo per ora, la veritร nella testimonianza ambigua e parziale che ci arriva oggi allโorecchio, la vita nella vita cosรฌ ripetitiva di questi giorni.
E di tanto in tanto, come Filippo, sbottiamo: ยซSignore, mostraci il Padre e ci bastaยป, come a dire ยซAvanti, basta discorsi strani: dacci ora il di piรน che esige il nostro cuoreยป. Eppure Gesรน รจ stato chiarissimo: finchรฉ non impareremo a riconoscerlo nella carne concreta che abbiamo davanti, non conosceremo mai il Padre. Ribalta le nostre aspettative e dice: ยซLo avete proprio sotto gli occhi, lo state conoscendo fin dโora!ยป.
Gesรน non ha nessuna foto, prova o dimostrazione logica da opporre alla richiesta di Filippo: Gesรน non ha la veritร , ma รจ la veritร . Semplicemente lo invita, ci invita a riguardare indietro nella sua storia: ยซper tutto questo tempo non siamo stati insieme? Non vedi tutte le opere, tutto il bene fatto e ricevuto?ยป. Alla luce di questa esperienza, di questi segni e di questa compagnia, andiamo avanti, certi che tutta la rivelazione che ci serve sta nel passo di oggi.
Comunitร Centro Poggeschi
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