Abbiamo ascoltato la sua Parola, abbiamo vissuto vicino a lui, abbiamo sperimentato la potenza e la bellezza del suo amore, e ora Gesรน ci manda nel mondo.
Non ci mette fra le mani nessun โlibretto delle istruzioniโ su come essere buoni cristiani, non ci dร alcuna regoletta preconfezionata.
Non ci ha spiegato a priori quali sono le situazioni in cui รจ opportuno essere prudenti come serpenti e quali quelle in cui bisogna essere semplici come colombe; non ci ha detto a quali stimoli bisogna reagire con la fiducia del bimbo, e a quali altri con la saggezza dellโadulto; non ci ha consegnato alcun vademecum che ci dia qualche dritta su quanto pregare al giorno, quanto volontariato fare a settimana, quanto tempo dedicare alla Chiesa o al lavoro. Non ci ha insegnato neanche le parole definitive con cui spiegare agli altri la follia, lo scandalo della nostra fede.
Il cristianesimo non รจ unโetica predefinita; lo Spirito non cerca esecutori diligenti, ma cuori che giorno dopo giorno scelgano di rischiare il dialogo con lui, di rimettere tutto in discussione davanti a una Presenza che si lascia incontrare nellโimprevisto.
Purchรฉ facciamo tutto inseriti in questa relazione, non importa cosa facciamo, ma il come. E proprio in quel โcomeโ sta il nostro unico, irripetibile modo di amare; quella particolare tonalitร della luce di Cristo che solo ciascuno di noi puรฒ far splendere nel mondo.
Comunitร Centro Poggeschi
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato



