Gesรน sta seduto di fronte al tesoro. Provo a sedermi affianco a lui.
โEhi, Gesรน, cosโรจ questo tesoro?โ, mi vien da domandargli; intanto molta gente si accalca per dare qualcosa, tendono la mano, chi guardandosi attorno e rallentando i movimenti e chi fugacemente con sguardo basso, tutti comunque si allontanano compiaciuti.
โCosรฌ poveraโ, dice Gesรน, e lo sguardo si posa su questa vedova. Lui giustamente fa notare come questa donna stia dando tutto quello che ha, a differenza del superfluo dato dai piรน ricchi e subito evidenzia come la misura del contributo sia non tanto quello che si dร , quanto il rapporto tra quello che si ha e quello che si dร .
โEhi, Gesรน, ma perchรฉ quella donna sta dando al tesoro tutto quello che ha?โ Siamo nel tempio, il luogo di culto di ciรฒ che รจ piรน caro al cuore, di quanto piรน desiderabile, il luogo in cui cโรจ ciรฒ che tutti cercano, il luogo piรน importante specialmente per gli scribi, eppure loro non sono soddisfatti.
Allora qual รจ il tesoro?
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Lo sguardo di Gesรน รจ paziente e pieno di amore, lui ha dato tutto, davvero tutto, quello che aveva per il Padre e per noi; per questo รจ morto, per questo รจ resuscitato. Nulla ha perduto e tutto ha guadagnato e a ben vedere ha preso esempio dalla vedova, libera di dare tutto perchรฉ dal tutto sostentata.
Signore, tra i tanti scribi e folle che abitano la nostra anima, donaci la calma e lโindifferenza necessarie per capire cosa davvero abbiamo, liberandoci dallโaffanno della mancanza.
Marco Ruggiero

Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato



