Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 7 Novembre 2021

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Gesรน sta seduto di fronte al tesoro. Provo a sedermi affianco a lui.

โ€œEhi, Gesรน, cosโ€™รจ questo tesoro?โ€, mi vien da domandargli; intanto molta gente si accalca per dare qualcosa, tendono la mano, chi guardandosi attorno e rallentando i movimenti e chi fugacemente con sguardo basso, tutti comunque si allontanano compiaciuti.

โ€œCosรฌ poveraโ€, dice Gesรน, e lo sguardo si posa su questa vedova. Lui giustamente fa notare come questa donna stia dando tutto quello che ha, a differenza del superfluo dato dai piรน ricchi e subito evidenzia come la misura del contributo sia non tanto quello che si dร , quanto il rapporto tra quello che si ha e quello che si dร .

โ€œEhi, Gesรน, ma perchรฉ quella donna sta dando al tesoro tutto quello che ha?โ€ Siamo nel tempio, il luogo di culto di ciรฒ che รจ piรน caro al cuore, di quanto piรน desiderabile, il luogo in cui cโ€™รจ ciรฒ che tutti cercano, il luogo piรน importante specialmente per gli scribi, eppure loro non sono soddisfatti.

Allora qual รจ il tesoro?

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Lo sguardo di Gesรน รจ paziente e pieno di amore, lui ha dato tutto, davvero tutto, quello che aveva per il Padre e per noi; per questo รจ morto, per questo รจ resuscitato. Nulla ha perduto e tutto ha guadagnato e a ben vedere ha preso esempio dalla vedova, libera di dare tutto perchรฉ dal tutto sostentata.

Signore, tra i tanti scribi e folle che abitano la nostra anima, donaci la calma e lโ€™indifferenza necessarie per capire cosa davvero abbiamo, liberandoci dallโ€™affanno della mancanza.

Marco Ruggiero


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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato