Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 7 Marzo 2022

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Captare la presenza, risvegliare lโ€™umanitร  nei piรน piccoli e scontati gesti quotidiani: non cโ€™รจ bisogno di essere religiosi per avere a che fare con Dio ogni giorno, succede inevitabilmente.

Porsi due domande su cosa significhi umanitร  viene piรน naturale se il dolore, lโ€™ingiustizia, il pericolo della perdita e della violenza ci interessano da vicinoโ€ฆ Finchรฉ il dolore non ci tocca in prima persona, le ferite della nostra relazione con noi stessi e con Dio rimangono coperte e purulente.

Lโ€™egoismo ci separa da noi stessi, dalla natura umana che, divina per la sua relazionalitร , ci porterebbe ad avere cura di tutte le prigionie โ€“ nostre e altrui โ€“ di ogni fame ed ogni sete, aprendoci allโ€™accoglienza dellโ€™altro e al superamento dei nostri limiti, ereditร  da ricevere e regno da trasmettere.

Allora dinanzi alle guerre โ€“ interiori, familiari, sociali, mondiali โ€“ andare oltre la propaganda del prendere parte e tornare piuttosto alla consapevolezza di essere giร  parte di unโ€™umanitร  che ci costituisce rimane lโ€™unica cura di ferite che tutti abbiamo e che possiamo rendere feritoie attraverso cui lasciare passare la divinitร  della luce e della vita.

Gesti semplici, autentici e coraggiosi verso se stessi e verso gli altri diventano la testimonianza di un Amore che non rimane un concetto avulso dalla quotidianitร , ma รจ via concreta di realizzazione della nostra natura piรน intima.

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Mounira Abdelhamid Serra


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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato