Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 7 Maggio 2022

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Questa parola รจ dura! Chi puรฒ ascoltarla? รˆ la parola del vangelo, lo stesso che rende lโ€™uomo capace della tenerezza dellโ€™amore. Durezza e tenerezza sono contenute nello stesso messaggio perchรฉ ciรฒ che i discepoli ricevono come duro sarร  il vertice dellโ€™amore di Dio: lโ€™offerta del suo corpo. Gesรน coglie questa turbolenza nel cuore dei discepoli, la chiama scandalo โ€“ quella durezza che fa cadere โ€“ e confonde ancora di piรน le acque parlando di Spirito che รจ oltre la carne, che รจ vita; aggiunge la โ€œpesantezza del soffioโ€ alla โ€œdurezzaโ€ di un Dio da mangiare.

Molti dei suoi discepoli tornarono indietro. Lโ€™effetto รจ comprensibile, molti lasciano. Troppi bocconi duri e pesanti da digerire dopo lโ€™entusiasmo fuorviante delle dodici ceste di morbido pane avanzato.

Ma nel mezzo di quello che sarebbe un grande fallimento arriva una carezza di parole: Signore, da chi andremo? รˆ la voce di Pietro, colui che, chiamato nel cuore del suo fallimento, proprio quando sa riconoscersi peccatore, adesso rimette in piedi Gesรน con un linguaggio intimo che anticipa lโ€™immagine della vite e i tralci: da chi andremo? Gesรน come dimensione da abitare, vita e santitร  accessibili se ti scopri capace di restare.

Restare dove molti lasciano, professare la fede nelle condizioni piรน dure&8228;&8228;&8228; non รจ lโ€™apologia di un Dio da scoprire in presunte radicalitร  alle quali vari colori credenti possono attaccarsi, รจ il riflesso poliedrico di un vangelo che solo la logica dellโ€™amore riesce a tenere insieme.

Giuseppe Amalfa SJ

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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato