Questa parola รจ dura! Chi puรฒ ascoltarla? ร la parola del vangelo, lo stesso che rende lโuomo capace della tenerezza dellโamore. Durezza e tenerezza sono contenute nello stesso messaggio perchรฉ ciรฒ che i discepoli ricevono come duro sarร il vertice dellโamore di Dio: lโofferta del suo corpo. Gesรน coglie questa turbolenza nel cuore dei discepoli, la chiama scandalo โ quella durezza che fa cadere โ e confonde ancora di piรน le acque parlando di Spirito che รจ oltre la carne, che รจ vita; aggiunge la โpesantezza del soffioโ alla โdurezzaโ di un Dio da mangiare.
Molti dei suoi discepoli tornarono indietro. Lโeffetto รจ comprensibile, molti lasciano. Troppi bocconi duri e pesanti da digerire dopo lโentusiasmo fuorviante delle dodici ceste di morbido pane avanzato.
Ma nel mezzo di quello che sarebbe un grande fallimento arriva una carezza di parole: Signore, da chi andremo? ร la voce di Pietro, colui che, chiamato nel cuore del suo fallimento, proprio quando sa riconoscersi peccatore, adesso rimette in piedi Gesรน con un linguaggio intimo che anticipa lโimmagine della vite e i tralci: da chi andremo? Gesรน come dimensione da abitare, vita e santitร accessibili se ti scopri capace di restare.
Restare dove molti lasciano, professare la fede nelle condizioni piรน dure&8228;&8228;&8228; non รจ lโapologia di un Dio da scoprire in presunte radicalitร alle quali vari colori credenti possono attaccarsi, รจ il riflesso poliedrico di un vangelo che solo la logica dellโamore riesce a tenere insieme.
Giuseppe Amalfa SJ
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato



