Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 7 Febbraio 2020

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Oggi ci troviamo davanti a una innegabile violenza, abilmente nascosta, perรฒ, dalla nostra abitudine a convivere con un mondo che spesso ci sembra immorale e ingiusto. Al centro, il re Erode, detentore di diritto di vita e di morte ed evidentemente sensibile al rapporto tra realtร  e apparenza.

Siamo testimoni del potere mortale della parola, che crea un circolo vizioso: iniziato con lโ€™incapacitร  per la coppia di ammettere una colpa e di mettere in dubbio le scelte compiute, il cerchio mortifero si conclude con la paura, il timore del castigo che Erode vedrร  in Gesรน, per lui soprattutto proiezione mentale di ogni sua colpa. Ciascuno cerca un senso, un legame, una continuitร  nellโ€™identitร  di un Gesรน giร  famoso e altrettanto capace di irrequietezza, come suo cugino.

La grande novitร  che avverrร  con lui e in lui รจ che annuncia e mette in luce: non denuncia per giudicare, piuttosto per accogliere, guarire e offrire perdono a chi ha piรน bisogno di convertirsi, cioรจ cambiare strada e quindi vita.

Virginie Kubler

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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato


LEGGI IL BRANO DEL VANGELO DI OGGI

Quel Giovanni che io ho fatto decapitare, รจ risorto.
Dal Vangelo secondo Marco Mc 6, 14-29 In quel tempo, il re Erode sentรฌ parlare di Gesรน, perchรฉ il suo nome era diventato famoso. Si diceva: ยซGiovanni il Battista รจ risorto dai morti e per questo ha il potere di fare prodigiยป. Altri invece dicevano: ยซรˆ Elรฌaยป. Altri ancora dicevano: ยซรˆ un profeta, come uno dei profetiยป. Ma Erode, al sentirne parlare, diceva: ยซQuel Giovanni che io ho fatto decapitare, รจ risorto!ยป. Proprio Erode, infatti, aveva mandato ad arrestare Giovanni e lo aveva messo in prigione a causa di Erodรฌade, moglie di suo fratello Filippo, perchรฉ lโ€™aveva sposata. Giovanni infatti diceva a Erode: ยซNon ti รจ lecito tenere con te la moglie di tuo fratelloยป. Per questo Erodรฌade lo odiava e voleva farlo uccidere, ma non poteva, perchรฉ Erode temeva Giovanni, sapendolo uomo giusto e santo, e vigilava su di lui; nellโ€™ascoltarlo restava molto perplesso, tuttavia lo ascoltava volentieri. Venne perรฒ il giorno propizio, quando Erode, per il suo compleanno, fece un banchetto per i piรน alti funzionari della sua corte, gli ufficiali dellโ€™esercito e i notabili della Galilea. Entrata la figlia della stessa Erodรฌade, danzรฒ e piacque a Erode e ai commensali. Allora il re disse alla fanciulla: ยซChiedimi quello che vuoi e io te lo darรฒยป. E le giurรฒ piรน volte: ยซQualsiasi cosa mi chiederai, te la darรฒ, fosse anche la metร  del mio regnoยป. Ella uscรฌ e disse alla madre: ยซChe cosa devo chiedere?ยป. Quella rispose: ยซLa testa di Giovanni il Battistaยป. E subito, entrata di corsa dal re, fece la richiesta, dicendo: ยซVoglio che tu mi dia adesso, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battistaยป. Il re, fattosi molto triste, a motivo del giuramento e dei commensali non volle opporle un rifiuto. E subito il re mandรฒ una guardia e ordinรฒ che gli fosse portata la testa di Giovanni. La guardia andรฒ, lo decapitรฒ in prigione e ne portรฒ la testa su un vassoio, la diede alla fanciulla e la fanciulla la diede a sua madre. I discepoli di Giovanni, saputo il fatto, vennero, ne presero il cadavere e lo posero in un sepolcro. Parola del Signore

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