Che cosa ci dร vita? Che cosa la nutre, la alimenta, la fonda e la infonde? Anche quando non la tematizziamo esplicitamente, questa domanda, come una vibrazione di fondo che ci spinge a tante scelte, piccole e grandi, รจ presente nella nostra vita.
Siamo oggi di fronte alla conclusione del discorso di Gesรน sul Pane, dopo il gesto della condivisione dei pani sulle rive del lago di Galilea. Si tratta della sezione โeucaristicaโ del Vangelo di Giovanni, che negli altri evangelisti รจ invece contenuta nella cornice dellโultima cena. E Gesรน, incompreso, dice di sรฉ stesso di essere Pane, Vita, Inviato del Padre.
E che cosa ci ricorda il Signore? Che noi diventiamo ciรฒ di cui ci nutriamo. Ciรฒ che alimenta mente, cuore, sensi, affetti diventa la nostra casa, il luogo nel quale rimaniamo. Diventa anche legame e relazioni.
LโEucarestia รจ vita, perchรฉ รจ casa. Alcuni chiamano cosรฌ il luogo in cui si rimane. ร appartenenza, perchรฉ รจ il tempo trascorso con qualcuno che dร forma a quel che siamo. Qui Gesรน non parla di magie o poteri speciali, ma dellโumanissima esperienza di divenire simili a ciรฒ che per noi รจ importante, simili a ciรฒ a cui noi diamo valore e significato. Simili a ciรฒ cui noi scegliamo di voler bene.
Perchรฉ in fondo non si tratta di avere una vita oppure no, ma di quale vita avere.
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Diego Mattei SJ

Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato



