Oggi attorno a Gesรน posso vedere molti amici.
Lazzaro, il festeggiato. Nella casa di Betania, che tante volte aveva accolto Gesรน e i discepoli, รจ in corso un banchetto. Gli occhi di tutti sono su Lazzaro, il soccorso da Dio โ come dice il suo stesso nome โ, tornato dalla morte, chiamato da Gesรน ad uscire dal suo sepolcro, ed รจ festa perchรฉ Lazzaro era morto ed รจ tornato in vita!
Marta, la serva. Non una parola in piรน su di lei in questo vangelo, ma รจ giร una parola che dice tutto. Le donne del vangelo sono state maestre dello stesso Gesรน nel servire, da sua Madre a Marta, passando per molte altre. Cโรจ una tradizione di servitrici che costruiranno lโicona della lavanda dei piedi, in quel primo cenacolo, e in ogni altro che ha accolto piedi stanchi, prima ancora di voltiโฆ
Maria, lโinnamorata. La forza inaudita dei sui gesti, scandalizza tuttโora. Esperta dello spreco, ha profumato di fiori la passione di Cristo. Neanche la morte del Golgota รจ riuscita a coprire lโintenso nardo che ha lavato dai piedi al capo il corpo dellโamato Dio.
Giuda, il ladro. Lโevangelista รจ categorico col suo giudizio, Giuda non ha a cuore i poveri ma solo la cassa. Tuttavia la reazione di Giuda รจ attualissima. Quanti dentro e fuori la Chiesa armano guerre contrapponendo servizio ai poveri e culto, quante volte anchโio ho sperimentato tendersi i miei nervi per le stesse ragioni.
Ecco allora la parola di Gesรน: lasciala fare, lasciala amare. Sia questโamore il punto di partenza del servizio ai poveri, sia questโamore lโunica tensione che mi attraversa.
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Sia il ricordo del profumo di Betania ad accompagnare tutte le morti che attendono certe il giorno della resurrezione.
Giuseppe Amalfa SJ
