Gesรน invia i discepoli. Li allontana da sรฉ, perchรฉ crescano, perchรฉ facciano esperienza, perchรฉ si sperimentino. Vi sono distanze che uccidono e altre che consentono la vita e la crescita. Gesรน non vuole che i suoi discepoli siano degli โyes manโ, ma uomini e donne liberi e vivi.
ร interessante che lโinvio non avvenga singolarmente, ma a coppie. E in fondo รจ cosรฌ anche nel cammino della vita, in cui siamo sempre con qualcun altro, insieme ad altri. A volte ci sono legami di affetto e simpatia, a volte si fa piรน fatica, ma anche cosรฌ lโaltro, gli altri, rimangono pur sempre compagni di viaggio. Chissร come Gesรน avrร composto le coppie: per affinitร , per differenze di mentalitร , per consonanze culturali o incompatibilitร caratteriali? Insieme, in ogni caso, sono un germe di comunitร nel mondo.
Il primo dono che consegna loro รจ il potere sugli spiriti impuri. Che cosa rappresenta questo dono? ร la possibilitร di guarire, di riconciliare, di abbattere i muri che dividono. Ve ne sono tanti: economici, sociali, culturali. E oggi davanti a noi? Quali muri invisibili ma reali dobbiamo affrontare?
E nel viaggio, ciรฒ che conta รจ la persona dei discepoli, e poco altro, un bastone. Niente denaro, nรฉ sacca, nรฉ vesti di ricambio o di scorta. Sembra un dispetto, un inutile complicarsi la vita. ร proprio cosรฌ? Lโinvito allโessenzialitร del Signore รจ in realtร un grande gesto di fiducia che contiene molteplici possibilitร : la riscoperta e la valorizzazione di sรฉ, la bellezza di affidarsi ad altri, la promessa che non รจ ciรฒ che possediamo a nutrire la fame di senso che abita in noi, ma รจ la relazione aperta con gli altri e con il mondo. Anche nei tempi bui e limitati della pandemia.
Diego Mattei SJ
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato
