Il Vangelo di Giovanni si puรฒ leggere come un processo a Gesรน, con accusatori: i giudei (non come etnia o religione, ma come un personaggio collettivo che incarna una logica legata da un modo di concepire Dio e il suo servizio) e difensori: il Padre, lo Spiritoโฆ Quello di oggi รจ un passaggio abbastanza esplicito di tale processo. Finirร con la condanna di Gesรน? In questa fase del โdibattimentoโ i difensori di Gesรน sembrano aver la meglio, almeno in coloro che assistono: ยซmolti credettero in luiยป.
Cosa li ha convinti? Il modo con cui Gesรน parla del suo rapporto con il Padre e la testimonianza che ne riceve! La parola di Gesรน racconta loro di una relazione appassionata e vitale, al punto che si arriva alla piena sintonia tra i due e non semplicemente perchรฉ Gesรน esegue ciรฒ che il Padre gli dice, sarebbe troppo poco; ma perchรฉ tra loro cโรจ un cuore solo (ยซnon faccio nulla da me stessoยป e ยซparlo come il Padre mi ha insegnatoยป), una piena e reciproca appartenenza (ยซio Sonoยป)โฆ immagino coloro che ascoltano e che si dicono ma guarda che bello!. Questa consapevole appartenenza rassicura e stabilizza interiormente e sconfigge la paura cosรฌ permette di sbilanciarsi, di fare ยซle cose che sono graditeยป.
Guarda quanto รจ forte questa relazione, ne sono un poโ invidioso perchรฉ, in realtร , รจ ciรฒ che vorrei io, per me, per noi: avere qualcuno che mi faccia sentire in piena sintonia con lui, a cui appartenere al punto da poter dare la vita per lui!
In un tempo difficile, in cui tutti (giustamente!) cercano di non ammalarsi e di non far ammalare altri, ci accorgiamo, forse, che questo รจ troppo poco e che la nostra vita non รจ fatta semplicemente per essere salvaguardata, riservata, โautosalvataโ, ma รจ fatta per essere spesa, fino ad essere data con pace, perchรฉ sappiamo di appartenere a Qualcuno!
Stefano Titta SJ
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