Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 30 Ottobre 2021

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Immaginiamoci per un momento come strumenti musicali, un pianoforte al centro di unโ€™orchestra. Suoniamo la nostra miglior melodia, senza fermarci, neanche un secondo di pausa per far accordare al nostro suono gli altri strumenti intorno a noi. Alcuni di essi smetterebbero di suonare, altri si sposterebbero e comincerebbero a suonare una loro melodia. Che confusione si creerebbe in sala!

Di per sรฉ, noi esseri umani spesso amiamo essere al centro dellโ€™attenzione. Talvolta soffriamo di manie di protagonismo, magari sul lavoro, allโ€™universitร  o nelle relazioni interpersonali che intrecciamo. Sembra quasi che non riusciamo piรน a stare in quella sedia vuota in ultima fila, ad attendere che qualcuno ci dica: โ€œVieni avanti, il tuo posto รจ qui, di fianco a me!โ€. Viviamo nella continua ansia di essere qualcuno, di avere un valore solo quando veniamo elogiati e riusciamo a conquistare il centro della scena.

Ma se dovessimo scoprire, alla fine delle nostre vite, che il vero centro della scena era dietro le quinte?

Il Signore ci porta a riflettere sul senso profondo dellโ€™umiltร , di quanto essa sia la scelta piรน impopolare giusta per saper stare nel silenzio dellโ€™attesa, per ascoltare e ascoltarsi, e accordarsi con lโ€™armonia piรน profonda di Dio e della Natura, sua ancella.

Ester Cozzolino

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Rete Loyola (Bologna)


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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato