La fine della vicenda terrena di Gesรน โ cosรฌ si conclude il Vangelo di Giovanni โ svela un nuovo cammino da intraprendere sorretti dalla forza della fede. Fino ad ora abbiamo potuto constatare che Dio non si stanca di affidare lโedificazione del suo regno allโumanitร , benchรฉ per le creature abbandonare le sicurezze del passato non sia sfida facile. Dopo il ยซseguimiยป pronunciato da Gesรน, Pietro si volta, quasi a dire che Giovanni รจ un โdi piรนโ. ยซChe ne sarร di lui?ยป suona un poโ come un invito a liberarsi di una zavorra: Pietro sta ancora imparando ad amare, vive la sua elezione secondo una logica individualista ed elitaria.
Ma ecco, in contrasto, Giovanni, figura semplice e spontanea. Lo vediamo seguire in silenzio il Maestro risorto senza domandarsi se รจ giusto o sbagliato o quale sia il suo ruolo specifico in quel contesto. Una figura umile e mite che si sente libera di avere un contatto diretto con Gesรน, come quando poggia il capo sul suo petto nellโultima cena, capace persino di rinunciare ai suoi privilegi, come quando corre piรน veloce al sepolcro ma decide di non entrare per primo.
La risposta di Gesรน a Pietro ci ricorda che il Figlio di Dio viene per tutti, senza operare distinzioni. Non spetta a noi decidere chi ne sia degno e chi no, come non spetta a noi giudicare il prossimo mettendogli il vestitino che piรน ci fa comodo. Gesรน da risorto compie ancora tantissime cose che non sono state scritteโฆ sembra una provocazione, forse perchรฉ รจ nostro compito scriverle. Scoprire la bellezza infinita del messaggio dโamore contenuto nel Vangelo ci consente di arricchire il libro della vita con la testimonianza da noi resa al mondo di oggi.
Fabrizio Barbieri
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato

