La nostra vita รจ un viaggio. Sin dalla nascita, siamo chiamati a fare piccoli passi verso lโignoto. Come i discepoli, siamo invitati a passare allโaltra riva. Alcuni passaggi, sono piรน agevoli. La mano salda dei nostri genitori, insegnanti, amici, ci sorregge. Altre volte, ci tremano le gambe. Sentiamo il vuoto sotto i nostri passi, ci sentiamo in mezzo ad una tempesta.
Proprio in questi momenti, abbiamo la possibilitร di fare un incontro personale con il Signore. Il superfluo svanisce e resta lโessenziale. Lโessenza del dolore che, a volte, ci piomba addosso, senza preavviso. Lโessenza della solitudine, dellโ umiliazione e del tradimento. Lโessenza dei nostri fallimenti e meschinitร .
Proprio quando non bastiamo piรน a noi stessi, abbiamo lโopportunitร di incontrare lโAltro. Il senso della nostra sofferenza, il motivo per ripartire. I discepoli credono che il Signore non si curi di loro. In realtร , รจ stata necessaria la tempesta, affinchรฉ loro stessi si accorgessero di aver bisogno di Lui.
Se lo invocheremo, Lui risponderร . Con una parola di vita. Una parola potente, dinanzi alla quale, anche il vento e il mare, si placheranno.
Passata la tempesta,continueremo a interrogarci sul significato di questo incontro. Non ci sarร dato di comprendere tutto. Ma avremo la certezza, che Lui cโรจ stato, cโรจ e ci sarร .
Maria Pia S.
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato
