Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 29 Dicembre 2022

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Chissà quante volte gli occhi di Simeone avevano visto presentare un bambino al tempio, secondo le usanze di allora. Chissà quanti volti, quante volte aveva pensato di incontrare il Salvatore, vedendo un’autorità o un personaggio acclamato dalla folla.

Quante volte le sue aspettative erano rimaste deluse ed era stato costretto a rivedere i suoi parametri di valutazione. Tuttavia, lui continuava a fidarsi della promessa che aveva ricevuto: i tuoi occhi vedranno il Cristo.

Questa promessa trova compimento in una circostanza inaspettata e così i suoi occhi sono i soli capaci di riconoscere il Re tanto atteso in un bambino. Lo riconoscono perché hanno saputo custodire questo desiderio, senza svenderlo e senza lasciarsi andare dalla rassegnazione.

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All’origine di tutto c’è una parola, una promessa che il Signore sussurra e imprime nel cuore di ognuno di noi. I giorni futuri sono un continuo allenamento, una lotta interiore, per chiarirla e realizzarla attraverso la nostra vita.

Anna Laura Lucchi Filippo Zalambani

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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato