Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 28 Ottobre 2023

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Il filo rosso che attraversa queste parole è la diversità. I dodici discepoli sono diversi fra di loro: alcuni sono ebrei di origine greca mentre altri sono ebrei di Gerusalemme; alcuni sono collaboratori dell’Impero Romano e altri sono membri di movimenti di rivolta contro l’impero romano. Anche la cerchia più ampia dei discepoli porta in sé delle grandi differenze: ci sono gli ebrei di Gerusalemme e i pagani di Tiro e Sidone.

La diversità rimane nascosta dietro i nomi, dietro le provenienze geografiche, e a un occhio attento racconta di contrasti forti, popoli nemici, che non si capiscono né sono interessati a farlo. Eppure sono tutti lì, davanti a Gesù, perché sono accomunati dalla stessa esigenza: quella di essere guariti, salvati.

Anche noi, oggi, conosciamo differenze che creano distanze che sembrano impossibili da eliminare, eppure ancora oggi abbiamo bisogno di salvezza. C’è qualcosa quindi ancora oggi che ci unisce tutti: ricchi e poveri, battezzati e non, italiani e stranieri. E quel desiderio di salvezza ci rende compagni di cammino. E chi ha fatto esperienza di cammino sa che per arrivare alla meta è necessario il sostegno di chi cammina accanto a noi.

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Leonardo Vezzani SJ

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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato