Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 27 Maggio 2022

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Cโ€™รจ nella vita di ciascuno di noi una promessa di gioia profonda piรน forte di ogni altra cosa, incondizionata e gratuita, una promessa che Dio ci ha dato il dono di cogliere sul nostro sentiero. E quando la troviamo โ€“ nelle situazioni del quotidiano, attraverso le persone che incontriamo โ€“ parla intimamente al nostro cuore; ma talvolta rischiamo di lasciare che venga sommersa dalla nostra quotidianitร , dalle mille cose che ci circondano, o di cui troppe volte ci circondiamo noi stessi.

Quando perรฒ cogliamo quella gioia sembra dischiudersi per noi il significato profondo dellโ€™esistenza e ci riscopriamo pieni di gratitudine a Dio per il dono della vita. Allora anche il dolore del parto, che metaforicamente puรฒ alludere alla morte e resurrezione di Cristo, รจ una transizione, un passaggio necessario attraverso la sofferenza, che รจ parte integrante della nostra condizione umana e che Cristo ha condiviso con noi incarnandosi. Un passaggio attraverso la sofferenza che perรฒ prelude a una promessa di gioia.

Il dolore che si muta in gioia รจ un rovesciamento possibile nella nostra vita, se accogliamo lo Spirito Santo, se accogliamo lโ€™altro con lo stesso amore incondizionato che Cristo ha avuto per noi, vedendo anche nellโ€™altro il volto di Cristo.

Anche noi durante la nostra vita passiamo piรน volte da condizioni di morte a condizioni di resurrezione: ognuno puรฒ rinascere a una seconda vita, una vita che non si accontenta dei canoni del mondo e delle nostre aspettative, ma che scopre di poter seguire la volontร  di Dio โ€“ che mai ci รจ intelligibile dallโ€™inizio, come accade agli apostoli che si interrogano smarriti su quello che succederร  di lรฌ a poco, ma che, nel solco del suo disegno dโ€™amore, ci riserva il meglio.

Pietre Vive (Roma)

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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato