Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 27 Giugno 2021

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La donna che soffriva di continue emorragie รจ salvata dallโ€™atto di toccare Gesรน, cosรฌ come la bambina ritrova la vita quando Gesรน la prende per mano. Due miracoli cosรฌ diversi segnati dallโ€™importanza del contatto. Toccare รจ un gesto la cui importanza spesso ci sfugge.

Pensiamo a quando siamo sulโ€™autobus e per caso sfioriamo il corpo di qualcun altro: ci ritraiamo con un salto esprimendo abbondanti scuse. Questo accade proprio perchรฉ il tatto รจ scambio, intimitร . Un abbraccio, un bacio, il semplice prendersi per mano comunicano il desiderio di vicinanza. Percependo la presenza dellโ€™altro in maniera fisica o toccando qualcuno gli chiedo di partecipare della mia vita, di sentire i difetti del mio corpo sapendo che non sono qualcosa da nascondere. Ecco da dove nasce lโ€™imbarazzo dello sfiorarsi casuale negli ambienti pubblici: queste non sono cose che si chiedono ad un estraneo!

Gesรน lasciandosi toccare e toccando prende sul serio la sua umanitร  e chiede di entrare nella vita dellโ€™altro e che lโ€™altro entri nella sua. Non รจ un Dio che sta su un trono inarrivabile, ma un Dio che chiede e vuole dare intimitร . Vuole che partecipi e impari da lui il suo modo di toccare ed essere toccato dal mondo.

Anche quando sulla croce lโ€™essere toccato diventa violenza, sopraffazione, lacerazione, Gesรน si lascia toccare trasformando la violenza che subisce in accoglienza incondizionata di coloro che non cercano intimitร  ma distruzione. Proprio perchรฉ lโ€™amore di Dio รจ proprio questo cercare intimitร  anche nel momento in cui le guardie si esprimono con la violenza. Anche il risorto chiederร  di essere toccato, perchรฉ questo desiderio di comunione intima con lโ€™uomo non viene sconfitto dalla morte.

Leonardo Vezzani SJ

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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato