Cosa cโentrano il sepolcro e il sudario con la nascita del Bambin Gesรน? Questa Parola รจ dissonante, nel periodo natalizio che stiamo vivendo.
Unโassonanza la troviamo nellโiconografia orientale della Nativitร di Rublev. Il Bambin Gesรน ha una mangiatoia molto singolare: ha la forma del sepolcro nel quale verrร posto ed รจ avvolto da bende e non da fasce per neonati; giร allโinizio della storia lโartista non teme di indicare la direzione che prenderร la vicenda di Gesรน di Nazareth.
La mangiatoia nella stalla, inoltre, richiama unโimmagine diffusa anticamente: lโuomo si nutre di peccato perchรฉ ha paura di morire e cerca la salvezza allo stesso modo in cui lโanimale prende il cibo dalla mangiatoia. Ora Dio lo va a incontrare proprio in quel luogo e si fa cibo per lui.
Nella contemplazione di queste parole possiamo farci aiutare da Maria di Magdala e Giovanni, ยซlโapostolo amatoยป. Maria camminando nel buio della notte si dirige al sepolcro, luogo della nostra morte e dei nostri fallimenti e sofferenze. Cosa accade? Che il sepolcro รจ vuoto! Di fronte a questo Maria รจ smarrita, non comprende e corre ad avvisare Pietro e Giovanni.
Pietro e Giovanni sono immagine di chi, scoprendo il vuoto in questo sepolcro, con coraggio si mette in movimento e in ascolto della voce di Dio che parla proprio in quel vuoto, proprio quando si pensa di morire. Giovanni, dice il Vangelo, ยซvide e credetteยป: ricorda le parole di Gesรน e, riconoscendo i segni (i teli e il sudario), crede alla sua resurrezione.
Nativitร e Resurrezione, dunque, parlano insieme della salvezza del Signore per noi uomini. Davanti al nostro sepolcro possiamo sentirci smarriti, ma anche avere il coraggio di correre, di entrarci, โdi vedere e di credereโ.
Silvia Murolo

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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato
