Un cammino, una strada segnata da un punto di inizio a uno di arrivo: Gerusalemme ed Emmaus. La prima rappresenta per i discepoli il luogo della delusione, della sconfitta, della tristezza, della paura, del fallimento. La seconda, invece, ricorda unโantica vittoria di Israele, cui rappresenta il luogo dei ricordi felici e gioiosi di un tempoโฆ quando siamo tristi ci rifugiamo nei ricordi del passato. E quando questo accade, Gesรน si fa nostro com-pagno di viaggio, cum-panis, colui con il quale si condivide il pane. Si pone accanto a noi e ci fa parlare, per riportarci a noi stessi e al presente della nostra esistenza.
Gesรน si lascia invitare a casa loro e, a tavola, i due discepoli lo riconoscono. Il gesto dello spezzare il pane e lโazione del mangiare hanno attivato in loro la tavola dei ricordi del passato e il desiderio di condivisione, in un cuore che giร ardeva durante il cammino con quel compagno di viaggio. ร come se fossero ritornati al piacere originario della vita. Gesรน รจ diventato pane per noi uomini, ovvero ciรฒ che ci permette di vivere. Ed essere pane รจ scegliere di condividere per moltiplicare la Bellezza, frutto dellโincontro.
Quellโincontro, quella dinamica del riconoscimento, ha suscitato un cambiamento nei discepoli che, colmi di gioia, e con il cuore in fiamme, non possono piรน attendere. I loro passi lenti del giorno sono sostituiti con passi veloci della notte, per tornare a Gerusalemme. Perchรฉ รจ cosรฌ: riconosciuto, il Signore ci spinge a ritornare nella nostra vita, piรน consapevoli. Un continuo farsi accanto, perchรฉ dietro ogni nostra fuga cโรจ Lui, che si rivela compagno per riportarci a casa.
Pietre Vive (Roma)
AUTORE: Pietre Vive (Roma)
FONTE: Get up and Walk
SITO WEB: https://getupandwalk.gesuiti.it
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