Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 25 Dicembre 2022

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In principio c’è una Parola che dice e definisce la mia identità. Una Parola d’amore che racconta il mio passato, riempie il mio presente e tratteggia il mio futuro. In principio questa Parola è il mio nome pronunciato dal Signore, perché la sua storia è trama della mia, le dà struttura e senso, la sostiene e la costituisce.

Per questa Parola io, sua creatura amata, esisto, sono chiamata al mondo e inviata a narrare storie d’amore. Perché attraverso la Parola filtra la luce che vince le tenebre, accesa e riverberata volta per volta dalle bocche che la pronunciano, dalle orecchie che l’accolgono, dalle mani che l’accompagnano.

Perché è nel farsi carne che la Parola conduce luce: occhi che guardano, mani che servono, piedi che corrono. Siamo storie d’amore chiamate a raccontarsi per raccontare il Padre che, con l’amore e nell’amore, ci ha dato i nomi che portiamo, che ci dicono figli amati.

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Verena M.

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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato