Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 24 Giugno 2022

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Capita di perderci.

Ci perdiamo perchรฉ siamo esseri umani fallibili, tendenti ai tramonti, desiderosi di albe da afferrare con la punta delle dita. Ci perdiamo perchรฉ abbiamo bisogno di ritrovarci. Perchรฉ crediamo di nascere interi e crescendo capiamo di essere frammentati, pronti a perdere ogni pezzo per riscoprirci umani. Quanti pastori ci sono venuti dietro per ritrovarci quando hanno visto nei nostri occhi cieli neri e anime pesanti?
Pochi.

E se quei pochi un giorno di punto in bianco decidessero di partire e di perdersi a loro volta senza fare piรน ritorno?
Ci sentiremmo piรน soli e con una ferita in piรน da mostrare a noi stessi nei giorni piรน freddi. E se invece di affidarci totalmente alle anime che sfiorano le nostre vite cercassimo di capire chi realmente รจ il pastore da seguire, che succederebbe?

In quei giorni freddi Cristo ci invita a chiudere gli occhi e sentire la benevolenza del Padre, che sullโ€™orlo degli abissi delle nostre anime ci indica la strada per risalire in cima, attraverso una foglia di castagno che accarezza il viso, la risata pura e spensierata di un bambino o una creatura contenta di incrociare il nostro cammino.

La vita รจ piena di miracoli ogni giorno, bisogna avere un cuore che volge lโ€™orecchio alla meraviglia del creato, cosรฌ da far in modo che nel nostro eterno perderci in noi stessi ci ritroviamo vulnerabili ma pieni e mai soli.

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Ester Antonia Cozzolino

Rete Loyola (Bologna)

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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato