Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 24 Giugno 2020

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La storia di Elisabetta e Zaccaria la conosciamo.

Qui, con il nome che โ€“ insieme โ€“ scelgono di dare al figlio tanto voluto, tanto atteso, la loro storia trova compimento: Giovanni, che in ebraico significa โ€œdono, grazia di Dioโ€, ma anche โ€œDio ha esaudito, il Signore รจ misericordiosoโ€.

Elisabetta รจ strumento, si fa prima corpo che accoglie e poi voce che testimonia e riconosce il dono grande che รจ Giovanni, non solo nella sua storia personale, nรฉ in quella della sua famiglia, ma in quella dellโ€™intero popolo di Israele e dellโ€™intera umanitร .

Questa testimonianza, questo rallegrarsi, รจ contagioso e fruttifica nel cuore di chi sa cogliere e custodire anche le esperienze e le grazie: quella della propria vita, ma anche e soprattutto, quelle della vita degli altri. Ed รจ in grado di vedere lโ€™opera di Dio dove altri vedono invece solo lโ€™opera dellโ€™uomo, o della fortuna.

Francesca Carraro

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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato

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