Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 23 Febbraio 2022

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Unโ€™affermazione che sembra ingenua e controcorrente in un mondo affaticato e ingarbugliato come il nostro โ€“ unโ€™affermazione che con la sua ingenuitร  apre una breccia nelle mie convinzioni. Perchรฉ non รจ vero che attorno รจ tutto grigio, non รจ vero che tutto va male, non รจ vero che tutti sono cattivi, lontani, malintenzionati. Talvolta lโ€™unica differenza in ciรฒ che percepiamo ostile, lontano, diverso รจ non essere noi, non essere come noi.

E allora capita che il bene arrivi da una direzione inaspettata, che le nubi si schiariscano in piena tempesta, che un orizzonte di senso compaia nel dolore piรน atroce, che una carezza arrivi dalla piรน inattesa delle mani. Il primo pensiero รจ togliere il colore a questo bene estraneo, desaturare lโ€™immagine per prenderne le distanze. Normalizzare o rifiutare il bene inatteso, con lโ€™unico risultato di appiattirlo, svilirlo, metterlo a tacere perchรฉ sconosciuto.

Ma invece il bene รจ bene e come tale รจ voce di Dio in ogni occasione e va accolto. Accolto in ogni istante come un dono, come una benedizione, come una promessa di vita incarnata proprio in quel fratello inatteso.

Verena M.


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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato