La relazione รจ il farsi avanti di unโalteritร che mi spiazza. ร incontro. ร disorientamento. LโAltro viene verso di me e pone delle coordinate che non sono le mie, guarda la vita da una prospettiva differente dalla mia. LโAltra รจ testimone di un punto di vista straniero sulla vita, distante da me. ร unโesperienza che mi disarma.
Viene chiamata in causa dalla regola dโoro che propone Gesรน: Faโ agli altri ciรฒ che vuoi gli altri facciano a te. La regola provoca a guardare e a desiderare dal punto di vista dellโAltro. Mi spinge al decentramento: decentrarmi per guardare e desiderare a partire dal Tu, a partire dal territorio straniero che รจ la sensibilitร di chi mi sta di fronte. Io sperimento il desiderio a partire da me, ed รจ naturale. Accanto a questa esperienza Gesรน ne suggerisce unโaltra: mettersi nei panni della sensibilitร e del desiderio dellโAltro, dellโAltra.
Stare presso il cuore e la mente dellโaltra persona รจ anche un rischio. Lo sperimento quotidianamente. Incontro, frequento, osservo amici e amiche, persone che ruotano attorno alla mia esistenza. Me ne formo unโidea. Ingabbio lโaltro nel perimetro stretto della mia comprensione. ร un rischio. Rischio di chiudere gli occhi sullโeccedenza che รจ la persona di fronte a me, sul fatto che รจ sempre oltre la mia idea. LโAltro e lโidea che io ne ho possono sfiorarsi, ma non coincidere. Lโidea allora โ mi insegna la regola di Gesรน โ va messa in discussione: รจ un cantiere aperto dove lavorare per imparare a sostare presso il cuore e la mente di chi incontro.
Carmine Carano SJ

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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato



