Seduta dietro il banco su cui conto tutto quello che mi passa per le mani, Signore, faccio fatica ad accorgermi davvero di quello che ho attorno. Sono lรฌ, sono vigile, sono pronta โ ma il mio cuore รจ sepolto da fogli, conti, debiti, ricevuteโฆ
Eppure il tono della tua voce lacera il velo della mia attenzione e disseppellisce proprio quel cuore intorpidito dai calcoli che nemmeno sono certa di saper ancora ascoltare. Lo disseppellisce, lo spolvera, lo riavvia, lo prepara. Ed รจ allora che mi riscopro pronta davvero.
Pronta non a tendere le mani per poi serrarle sui pochi spicci di cui sono diventata avida, ma piuttosto pronta ad alzarmi, a lasciare quella posizione di stallo, quella rigida comoditร che mi fa sentire al sicuro per scegliere di camminare ponendo i miei piedi nelle tue orme.
Perchรฉ la tua misericordia redime la sterilitร di un cuore che sembrava svuotato e invece nelle tue mani si riscopre pulsante di vita, desiderio e gratitudine.
Verena M.

Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato



