Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 21 Febbraio 2022

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Sarร  stata una vita piena di sofferenza quella di questo padre che si prendeva di sicuro amorevolmente cura del figlio, che avrร  provato molto dolore rischiando anche piรน volte di morire. Un genitore che fa i conti con il dolore del figlio, soffre tanto quanto lui. Lo sa bene Maria presso la croce, ma lo sanno bene anche tantissimi genitori di figli che oggi soffrono la malattia, la fame, la guerra. Ma lo sanno pure quei figli che si prendono cura dei genitori anziani, i parenti di persone che vivono situazioni difficoltose, e cosรฌ viaโ€ฆ Puรฒ prevalere, a un certo punto, quel sentimento di impotenza che ha il sapore amaro della resa โ€“ e il lume della speranza tremola rischiando di spegnersi.

La richiesta dโ€™aiuto di questo papร  a Gesรน, infatti, non riguarda solo il figlio: egli chiede aiuto anche per sรฉ, resosi conto probabilmente di star per perdere la speranza. Ha capito che quello che cโ€™รจ da fare รจ proprio riconoscere di non poter far nulla da solo: โ€œabbi pietร  di noi e aiutaciโ€. Questo รจ un insegnamento anche per gli apostoli.

Ma la speranza non รจ totalmente persa, cโ€™รจ sempre una fiammella che puรฒ essere ravvivata, e da qui emerge una delle piรน belle professioni di fede: โ€œCredo; aiuta la mia incredulitร !โ€. Sa di avere a che fare con qualcosa che va al di lร  del proprio controllo e dร  prova di uno slancio di fede, โ€œsubitoโ€ e โ€œad alta voceโ€ si affida totalmente. Riconoscendo i propri limiti compie un atto dโ€™amore e sembra quasi dire: Signore io sono questo, un credente abitato dallโ€™incredulitร , affido la mia povertร  a te, tutta la mia libertร , tutto il mio dolore, perchรฉ nella comunione con te so di poter essere salvato.

Marco Ruggiero


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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato