La vita umana รจ come un grande banchetto di nozze a cui tutti siamo invitati. Ma che festa sarebbe senza la presenza dello sposo? Gesรน si autoproclama โsposo di Israeleโ, titolo riservato solo a Dio: lui stesso si riconosce cosรฌ come figlio di Dio. La sua presenza rende gioiosa la festa, fa della festa una festa. Per cui non cโรจ motivo di digiunare mentre lui รจ presente. Questa gioia rischia perรฒ di andare perduta di fronte allo sguardo verso il passato.
La venuta e la presenza di Gesรน, sposo di Israele e, adesso, sposo della Chiesa e mio sposo, vuole una novitร di vita che non ammette compromessi con una fede fatta di legalismo e continuamente rivolta al buon vecchio tempo antico.
La novitร del Vangelo รจ la buona notizia che apre nuove strade, indica sentieri inesplorati, apre il cuore alla freschezza di nuove possibilitร : una gioiosa novitร che non puรฒ essere contenuta in un cuore appesantito da leggi e norme, di abitudini incrostate dal tempo e logore per lโuso. Mentre il giudaismo con cui Gesรน si confronta vorrebbe bloccare il tempo, Gesรน stesso si proclama Signore del tempo dichiarando i nuovi tempi messianici che lui stesso inaugura e che hanno bisogno di un rinnovamento radicale perchรฉ io stesso me ne renda partecipe.
Cosรฌ la gioia vera entra nella mia vita, quella che lo sposo Gesรน porta, rendendola una festa.
Michele Papaluca SJ
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato
