Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 19 Maggio 2023

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โœ๏ธย Commento al brano del Vangelo di: โœย Gv 16,20-23

Parole come quelle che leggiamo oggi, estrapolate dal contesto del discorso che Gesรน sta facendo ai discepoli, sono una buona metafora di quello che รจ lโ€™esperienza del dolore e della sofferenza quando vengono tolti dal contesto del nostro cammino.

Purtroppo ogni prova, ogni difficoltร  hanno lโ€™effetto indesiderato di apparirci come qualcosa di totalmente inedito, mai visto, una pagina bianca della vita in cui partiamo da zero, anzi nettamente in passivo. Lo sguardo cala sulla sofferenza del momento. Sembra non esserci alcun orizzonte, se non la fine del supplizio. Noi al centro da soli e tutti gli altri presi ancora nei loro discorsi.

Gesรน quel dolore, il dolore della sua partenza e della sua passione, lo tiene ben saldo nel discorso: ne รจ una parte. Non ne รจ nรฉ lโ€™inizio nรฉ la fine. รˆ la preparazione di qualcosa di piรน grande: la Pasqua, quando lui si farร  vedere e riconoscere come colui che ha attraversato il dolore e la morte e li ha vinti.

Nel dolore normalmente lo sguardo cade a terra, oppure ci si guarda in giro confusi per cercare un senso o una spiegazione. Vedere lui Risorto dร  una direzione al nostro sguardo, che si puรฒ finalmente poggiare su qualcuno. E la pagina bianca ritorna a essere parte del nostro dialogo con lui. Perchรฉ non cโ€™รจ dolore piรน grande che non sentirlo al nostro fianco.

ย Leonardo Angius SJ

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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato