Ci sono momenti in cui i nostri desideri, le nostre attese, le nostre domande si trasformano in una richiesta quasi indisponente. Diventiamo come i farisei e gli scribi che pretendono da Gesรน un segno; forse perรฒ il problema non sta nella richiesta, ma nellโaver giร deciso noi quale tipo di segno deve avvenire e vogliamo vedere.
โSignore, se questa รจ la tua volontร dammi un segnoโ, una frase che forse pronunciamo, ma in realtร dovremmo chiedere โSignore, aiutami a vedere e comprendere i segni della tua presenza, del tuo amore e della tua cura per meโ. I segni ci sono, Gesรน si fa presente, ma non รจ facile riconoscere in una tomba i segni di vita, non รจ facile riconoscere la vera sapienza, dono dello Spirito Santo.
Giovanni nel suo Vangelo, il Libro dei Segni, ha parlato dei numerosi segni fatti da Gesรน, ma nonostante questo le persone erano incredule, i segni fatti non erano di per sรฉ sufficienti. Servono occhi capaci di vedere oltre, un cuore capace di amare, ma soprattutto una docilitร e disponibilitร profonda.
Chiediamo ogni giorno la Grazia di poter avere occhi capaci di riconoscere i segni, la fede per poter credere, il coraggio per camminare, per poter vivere quellโessenziale che non รจ possibile vedere con gli occhi, ma solo con il cuore, in un rapporto dโAmore filiale con il Padre.
Chiara Selvatici
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato



