Il Vangelo non sembra parlare troppo di un โDio disegnatoreโ, un Dio che avrebbe un suo disegno su ogni persona e su ogni cosa. Gesรน, invece, ci rilancia la figura di un seminatore. Un seminatore generoso, forse cosรฌ tanto coraggioso nel suo gesto da apparire un poโ ingenuo o inesperto. Come potrร crescere qualcosa sul terreno battuto, tra le pietre o tra i rovi?
ยซChi ha orecchi, ascolti!ยป. Lโonnipotenza della vita in pienezza non sembra scegliere la strada sicura della prepotenza e del determinismo. Non รจ una semplice correlazione โcausa-effettoโ. Non รจ mai scontato che il seme venga accolto dal terreno, non รจ scontato che porti frutto. Il seminatore fa la sua parte seminando senza trattenersi, con amore, donando senza giudicare i terreni che incontra. Il Vangelo ci invita ad essere attenti a come accogliamo il dono, a come ascoltiamo. Sembra che ci siano condizioni che aiutano e altre che ostacolano lโaccoglienza del buon seme. In questo possiamo anche diventare piรน attenti e aiutarci.
Ma oltre agli ostacoli โ forse non sono questi il centro! โ avviene il miracolo: in quei solchi in cui la luce viene accolta e, pian piano matura, puรฒ esplodere una nuova vita. Sono quei centupli che stanno trasformando la faccia della terra. Avventure della libertร che dimostrano la luminosa onnipotenza dellโamore.
Matteo Suffritti SJ

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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato



