Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 18 Maggio 2020

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Sentenze definitive, sentenze di morte, storie scritte con lโ€™inchiostro e col sangue. Come si puรฒ sospettare che ancora non sia stata pronunciata lโ€™ultima parola? Il mistero della storia: il bisogno umanissimo di trarre conclusioni, la fragilitร  dei giudizi si scopre sempre troppo tardi.

Gesรน invita i suoi a non essere divorati dalla fretta di veritร . Promette che il testimone piรน importante arriverร  in tempo per dare testimonianza. Fatica a sopportare lโ€™attesa, a reggere la tensione. Ci scandalizza il ritardo del Parร clito. Davvero troppe vittime di violenze ingiustificabili. Grida che si alzano contro il cielo.

Gesรน ribalta la prospettiva. Propone ai suoi amici il suo stile di vita. Non stancarsi mai di invocare lo spirito della veritร  che procede dal Padre. La prova, anche la piรน drammatica e la piรน assurda, puรฒ essere occasione di intimitร  con il mistero del Padre. Il risorto ci invita a non scandalizzarci delle sue ferite, della sua croce. Ma neanche delle nostre infedeltร , del male che ci facciamo. Ricordarci di lui, di quello in cui vive. Chi ha conosciuto il figlio puรฒ vivere la croce altrimenti. Oltre lo scandalo, i figli riceveranno presto lโ€™invocato.

Matteo Suffritti SJ


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