Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 18 Giugno 2024

Commento al brano del Vangelo di: Mt 5, 43-48

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Quante ferite! A volte vengono da lontano: dallโ€™ingiustizia che regna nel mondo, che ci fa sentire impotenti. Altre volte vengono da vicino, spesso dalle persone che amiamo di piรน, come degli allievi demotivati, o dei figli che non riusciamo a comprendere.

Ci sentiamo frustrati e pensiamo di avere sbagliato tutto. Allora ci difendiamo come possiamo, dando la colpa agli altri, o cercando di voltarci dallโ€™altra parte, ma non basta.

Il vangelo ci invita a fare quello che mai vorremmo: perdere ancora. Fare strada con la presenza scomoda del senso di impotenza, di frustrazione, con lโ€™idea di aver sbagliato tuttoโ€ฆ Vedere, riconoscere che cosa cโ€™รจ di vero, che cosa in noi non va.

Il vangelo ci invita a perdere, perchรฉ la sconfitta porta con sรฉ la fiducia che poi vinceremo. Che potremo riconoscere sรฌ di aver sbagliato, a volte anche molto, ma non tutto. Potremo consolarci che, se pure qualcosa in noi non va, siamo comunque persone che stanno crescendo, diventando pazienti e sagge.

Capaci, con tutte le loro debolezze, di essere quei punti di riferimento di cui il mondo, gli allievi e i figli hanno un disperato bisogno.

Stefano Corticelli SJ

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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato

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