Non se ne sta fermo, chiuso a chiave dietro sette cancelli. Non dร udienze veloci, accessibile solo se qualche scriba intercede. Non teme di prendere lโiniziativa e neanche di scontentare qualcuno. Gli interessano poco le convenienze? La libertร di ciascuno sembra per lui piรน preziosa del bisogno di apprezzamento, del bisogno di appartenere ad una categoria.
Il maestro sconveniente esce di nuovo. Passa lungo il mare incontrando di tutto.
Imprevedibilitร della sua agenda. Quanti e quali discorsi terrร ? Dove si fermerร oggi a mangiare?
Vede Levi, gli dice: ยซSeguimiยป.
Dietro ogni relazione tra persone un mistero di libertร . Un mistero che il Vangelo rispetta e rilancia. Non sappiamo molto di tutto ciรฒ che sta dietro quegli sguardi, quelle parole, quei gesti. Levi ha forse incrociato quegli occhi nella piccola cittร di Cafarnao? Da vicino o da lontano? Ha giร udito il tono della sua voce? Forse cโera anche lui tra i curiosi che vengono ad ascoltare il maestro che non teme la folla e neanche il mare? Forse sโera nascosto anche lui sopra un albero per ascoltarlo e vederlo senza essere visto?
Il frutto maturo si stacca dal ramo con dolce fiducia. Non per timore, non per violenza, si dona nelle sue mani.
Lโocchio che cerca di vedere scorge una preparazione paziente. ร la scommessa dellโamore.
Festa grande, nuova alleanza: il frutto maturo si consegna nelle mani dei peccatori.
Una volta e sempre. Chi ha fame venga e mangi!
Matteo Suffritti SJ

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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato
