Questi piccoli โ ci dice Gesรน โ sono i soggetti della predilezione divina, sono coloro cui viene rivelato il mistero del Padre e del Figlio. Ma il bambino, il piccolo, non รจ e non puรฒ essere un soggetto che vanta capacitร proprie, se non quella della volontร di vivere. E si capisce bene quindi che non รจ una gara a chi รจ piรน intelligente, a chi รจ piรน sapiente, ma a chi semplicemente sa accogliere, a chi si pone nellโottica che puรฒ solo essere oggetto di amore e benevolenza, di attenzioni che fanno vivere, non di merito o di contraccambio.
Qui si rivela il Dio di/in Gesรน Cristo, perchรฉ solamente chiede a coloro che lo ascoltano, lo seguono di farsi accoglienza, di farsi utero in cui si deposita la rivelazione del Figlio e del Padre. E proprio quella rivelazione, che in Maria รจ avvenuta carnalmente, in ciascuno di noi, se sa farsi piccolo, bambino, ci fa diventare a nostra volta padri e madri del nostro Signore. Il paradosso di Dio!
Esagerazione? Ma non รจ Dio stesso che รจ esagerato nei nostri confronti? Dove sta scritto โ per una idea di Dio che sia un poโ ortodossa โ che Dio debba farsi carne, cibo, bevanda per coloro che รจ venuto a salvare? Non sarebbe piรน normale che noi ci sacrificassimo per lui? Niente di tutto ciรฒ. Essere piccoli รจ la chiave.
Lino Dan SJ

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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato
