Forse รจ un bene che in alcuni momenti della vita i punti di riferimento vengano meno, anche quelli piรน luminosi. Il Signore ci insegna a vedere nel buio in modo nuovo, e soprattutto a evitare di rincorrere la tentazione di ricostruire tutto quello che รจ andato distrutto, di tornare indietro.
Penso ai dis-astri che hanno sconvolto il mio cielo e alle coordinate entro in cui mi sto muovendo, sia nello spazio che nel tempo, sto guardando avanti o indietro? Il sole, la luna, le stelle da sempre aiutano a orientarsi e a misurare il tempo. Se non so bene dove sono, rispetto a cosa o a chi mi sto muovendo, non posso neanche spostarmi nella direzione del desiderio che mi abita. Perdersi, ritrovarsiโฆ si puรฒ vivere nel mondo senza mai sperimentare quel senso profondo di appartenenza che mi fa dire: โEcco, sono a casaโ.
La fine dei tempi coincide con il tuo arrivo, nel buio piรน profondo, tu, Signore, ti lasci vedere, e come uomo. E raduni tutte le parti che di noi sono disperse, perchรฉ lโidea della fine non ci colga impreparati, non ci spaventi lโidea di morire. โร tempo di andare a capo, di ricominciareโ, mi dici, โvieniโ. Ed รจ oggi, in un giorno qualunque.
La consapevolezza inaspettata che sono io che devo cambiare, imparando a lasciar passare tutto quello che deve passare, perchรฉ resti solo ciรฒ che รจ necessario. Mi tolgo dal centro, lascio che sia tu a portare il tempo, che sia tu la misura del mio tempo. Non devo fare altro che accordarmi a questa tua Parola infinita. Ora riesco a vederli, sai, vedo quei germogli di cui mi sussurravi da un poโ e che anticipano lโestate, il tempo della pienezza, del raccolto, della felicitร .
Caterina Bruno
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato



