Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 14 Novembre 2021

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Forse รจ un bene che in alcuni momenti della vita i punti di riferimento vengano meno, anche quelli piรน luminosi. Il Signore ci insegna a vedere nel buio in modo nuovo, e soprattutto a evitare di rincorrere la tentazione di ricostruire tutto quello che รจ andato distrutto, di tornare indietro.

Penso ai dis-astri che hanno sconvolto il mio cielo e alle coordinate entro in cui mi sto muovendo, sia nello spazio che nel tempo, sto guardando avanti o indietro? Il sole, la luna, le stelle da sempre aiutano a orientarsi e a misurare il tempo. Se non so bene dove sono, rispetto a cosa o a chi mi sto muovendo, non posso neanche spostarmi nella direzione del desiderio che mi abita. Perdersi, ritrovarsiโ€ฆ si puรฒ vivere nel mondo senza mai sperimentare quel senso profondo di appartenenza che mi fa dire: โ€œEcco, sono a casaโ€.

La fine dei tempi coincide con il tuo arrivo, nel buio piรน profondo, tu, Signore, ti lasci vedere, e come uomo. E raduni tutte le parti che di noi sono disperse, perchรฉ lโ€™idea della fine non ci colga impreparati, non ci spaventi lโ€™idea di morire. โ€œรˆ tempo di andare a capo, di ricominciareโ€, mi dici, โ€œvieniโ€. Ed รจ oggi, in un giorno qualunque.

La consapevolezza inaspettata che sono io che devo cambiare, imparando a lasciar passare tutto quello che deve passare, perchรฉ resti solo ciรฒ che รจ necessario. Mi tolgo dal centro, lascio che sia tu a portare il tempo, che sia tu la misura del mio tempo. Non devo fare altro che accordarmi a questa tua Parola infinita. Ora riesco a vederli, sai, vedo quei germogli di cui mi sussurravi da un poโ€™ e che anticipano lโ€™estate, il tempo della pienezza, del raccolto, della felicitร .

Caterina Bruno

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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato