Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 11 Marzo 2024

Commento al brano del Vangelo di: Gv 4, 43-54

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Allโ€™epoca di Gesรน come ai giorni nostri, puรฒ succedere spesso di cercare nei segni e nei miracoli la conferma che egli รจ potente e che il Dio della vita compie prodigi attraverso di lui. รˆ vero che Gesรน, nella sua vita terrena, ha compiuto molti segni, ma, se il segno fosse il centro della fede, come potremmo credere noi che non lo possiamo vedere nรฉ toccare?

La fama dei suoi prodigi corre veloce dalla Giudea alla Galilea e ciรฒ spinge un funzionario del re, un pagano, a mettersi in cammino per andargli a chiedere aiuto. Dunque il segno ha una sua funzione, ma la fede non si basa sul miracolo compiuto, come suggerisce Gesรน dicendo: ยซSe non vedete segni e prodigi, voi non credeteยป.

Piuttosto, si basa sulla sua parola che dichiara una realtร  presente: ยซTuo figlio vive!ยป. Di quella parola il funzionario, registrandone lโ€™ora, scoprirร  la potenza e sarร  questa che aprirร  alla vera fede lui e la sua famiglia.

Dona anche a noi, Signore, di sperimentare la potenza vivificante della tua parola.

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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato

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