Oggi il Signore รจ particolarmente esigente nel chiederci di amare i nostri nemici. Chi puรฒ farlo? E soprattutto cโรจ qualcuno che desidera farlo e perchรฉ dovremmo?
Partiamo dallโultima domanda. ยซPerchรฉ dovrei amare i miei nemici?ยป ยซPerchรฉ, dice Gesรน, sarรฒ figlio di Dio, sarรฒ reso partecipe della sua gioia, quella che deriva dal distribuire misericordia a chi mi fa del male: รจ in gioco la relazione col Padre! Certo, non sono un distributore automatico di amore ma forse il problema รจ che a volte sono affetto da strabismo e guardo alla cosa sbagliata: il volto del nemico invece del volto del Signore, il male che ricevo invece delle viscere misericordiose di Dioยป.
Penso a questo e gli chiedo di orientare il mio sguardo a Lui, perchรฉ il cuore si scaldi e i miei desideri si dilatino.
Forse non riuscirรฒ subito ad amare il mio nemico, ma il Signore mi indica due direzioni lungo cui camminare. Se nella seconda serie dโindicazioni mi invita addirittura ad anticipare chi mi fa delle richieste pretenziose superandolo in generositร , la prima serie riguarda atteggiamenti prevalentemente interiori: se non riesco ad amare il mio nemico, posso aspirare a fare qualcosa di buono per lui, se non riesco in questo desiderio, posso provare almeno a dire bene di lui e se non mi riesce neppure benedirlo, inizio a pregare per lui. Infatti รจ solo il mio cuore il luogo in cui questa trasformazione puรฒ avvenire e non mi รจ possibile amare il mio nemico senza lโaiuto di Dio: amarlo รจ un dono che chiedo ed รจ una grazia che ricevo.
E anche qui mi accorgo di essere un poโ strabico: invece di accontentarmi di guardare al grazie ricevuto da qualcuno a cui ho restituito un favore o affetto, chiedo di poter guardare alla gratuitร dei doni del Signore e imparo io a dire grazie, perchรฉ dilata i miei desideri e mi insegna a camminare alla sua sequela.
Lorena Armiento s.a.
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato
