Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 10 Luglio 2022

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Quel dottore della legge non cercava davvero da Gesรน una parola di vita nuova. La novitร  รจ sempre estranea, fa paura, destabilizzaโ€ฆ Voleva solo squalificarlo, e cosรฌ tornare in piena serenitร  a confermarsi nel suo modo di vedere, di fare, di provare a salvarsi. Poter tornare alla solita vita.

Davanti agli occhi di Gesรน che lo scrutano fin nel profondo, poi, sente il bisogno di giustificarsi. Dietro la sua seconda domanda non sta un vero desiderio di capire, ma la volontร , ancora una volta, di difendere le sue scelte, di dimostrare che il suo modo di vivere la legge รจ piรน che sufficiente. Scuse e giustificazioni nascono sempre dal bisogno di difendersi: creano un solido muro che ci rende inattaccabili, non scalfibili, e quindi incapaci di qualsiasi dialogo vero, che sempre รจ crescita e novitร .

Davanti a questa rigiditร , Gesรน inventa una storia in cui tutto รจ rovesciato: il cattivo per eccellenza (samaritano) fa la parte del buono, mentre i custodi della legge rivelano tutta la loro superficialitร  e indifferenza; il prossimo non รจ colui che รจ aiutato ma colui che aiuta, non semplicemente chi era lรฌ vicino, ma chi ha scelto di farsi vicino.
Signore, vieni a sparigliare le carte della mia vita, sbilanciami, donami la sana inquietudine di chi รจ ancora in ricerca e sa di non potersi dare vita da solo.

Harambet

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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato