Perchรฉ mai dovrebbero essere beati i poveri in spirito, coloro che sono nel pianto, oppure chi ha fame e sete di giustizia? Perchรฉ coloro che si trovano in una situazione che non garantisce loro una condizione sicura e stabile di vita dovrebbe essere beati? Oppure i miti, i puri di cuore, o gli operatori di pace, cioรจ che coloro che si impegnano a costruire comunione intorno a loro, perchรฉ sarebbero beati? โBeato teโ lo diciamo quando uno si trova in una posizione invidiabile. Cosa cโรจ di inviabile in quelle condizioni?
Sono condizioni dove non ci immagineremmo mai di vedere Dio allโopera nella nostra vita. Sono situazioni in cui non ci aspetteremmo di trovare grazia. Eppure accogliendole come opportunitร , diventano il contesto ideale per sperimentare che effettivamente possiamo amare proprio lรฌ dove le condizioni non lo premettono.
Spesso siamo convinti che la nostra capacitร dโamore dipenda dal contesto in cui ci troviamo: queste sono situazioni al limite che ci permettono di constatare che lโamore รจ un atto intenzionale, che nasce dal di dentro, che decido io, a partire da quello che io sono. Non รจ il contesto a stabilire come devo amare, bensรฌ รจ la mia qualitร di connessione tra me stesso e la realtร in cui sono immerso. La mia natura intima รจ amore che posso lasciar essere, la realtร diventa stimolo provocante per diventare creativi nellโamore. Una vita vissuta cosรฌ legge le vicende avverse come occasione per generare una risposta nuova nellโamore. Mi scopro cioรจ creatore come il Creatoreโฆe questa รจ la vera beatitudine!
Flavio Emanuele Bottaro SJ

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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato
