Una folla di persone, lโumanitร . Cโรจ gente che sta bene e gente che sta male, gente sana e gente malata, gente che spera e gente che dispera. ร unโumanitร imperfetta, incompiuta. Una folla di persone che chiede guarigione, rinascita, speranza. Gesรน compie atti straordinari, che colpiscono e che aprono alla lode di Dio. Per loro diventa chiaro che Gesรน sta compiendo questi gesti nel nome di quel Dio che hanno imparato a conoscere attraverso la storia del loro popolo.
ร a questo punto che succede lโinaudito. Gesรน comincia a preoccuparsi non solo per coloro che hanno dei problemi conclamati: la sua compassione raggiunge tutti i presenti. Si preoccupa perchรฉ sono affamati ormai da tre giorni. Si preoccupa di un bisogno fisiologico, insopprimibile, costante, che tocca ogni essere umano: la fame. Non di un difetto, di un errore della natura, ma di ciรฒ che fa parte del funzionamento ordinario dellโessere umano.
Questo รจ il segno: quel Gesรน che la folla ormai riconosce venire da Dio si sta prendendo cura di un bisogno quotidiano. Di un bisogno che domani sarร ancora lรฌ a bussare alla porta. Di un bisogno che non si estingue con la straordinarietร di un gesto estemporaneo, ma che richiede cura costante, giorno per giorno. Gesรน non fornisce un rimedio che risolve il problema per sempre. Perchรฉ perdere tempo per questo?
Gesรน sta insegnando ai suoi discepoli che la cura di questo bisogno sembra essere insignificante e inconcludente eppure รจ ciรฒ che tiene in essere lโumanitร . Assumere la responsabilitร del bisogno รจ il segno che Dio รจ allโopera. Lโesperienza accumulata finora รจ il nutrimento che basta a saziare lโoggi di quel bisogno e rassicurare la possibilitร del domani. Quando prendiamo in carico il nostro bisogno, diventiamo adulti. Quando siamo adulti, possiamo prenderci cura del bisogno altrui. Quando ci prendiamo cura del bisogno altrui, ci accorgiamo che questo รจ il nutrimento di cui avevamo bisogno per compierci come esseri umani. Ogni altra scorciatoia, ci fa rimanere infantili e immaturiโฆ
Flavio Emanuele Bottaro SJ
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato



