Seduta in questa barca piccola, Signore, remo controcorrente. Tanti i colpi di vento gelido che mi fanno vacillare, che provano a buttarmi giรน dalla barca su cui mi hai posta. Uno piรน forte dellโaltro, provano a buttarmi nel buio abissale. Il vento รจ freddo, sferza e fa male alle mani che con sempre meno forza tengono i remi stretti. Le braccia si lamentano della fatica del continuo remare contro questo vento non tuo. Ma come fermarmi?
Tu mi chiami allโaltra riva. Mi hai chiesto di precederti, di aspettarti lร . Non importa questa fatica, questo vento contrario che ad ogni colpo sembra piรน forte di me. Io continuo a remare nel buio della notte fredda. Quando penso di non farcela piรน a remare per raggiungerti, ecco, lโacqua improvvisamente si fa tavola piatta. Il buio non รจ piรน abissale, il vento perde potenza e si fa meno freddo. Vedo avvicinarsi in fretta una pallina di luce bianca dalla sponda da cui sono partita. Si muove in fretta, come la luna che sorge nel buio della notte. Sicura, quella luce porta calma tutto attorno a sรฉ.
Il vento sembra accorgersi di questa calma, di questa Luce, del mio respirare calma grazie a lei, e subito torna allโattacco: quasi cado dalla barca per il colpo, e grido aiuto. Ma poi, accanto a me, lโacqua si fa cristallina e i tuoi piedi scalzi, la tua veste bianca, mi sono accanto. Improvvisamente la barca รจ piรน grande e solida: non ho piรน paura. Mi guardi con gli occhi con cui si guarda un bambino impaurito e sorridendo sali sulla barca. Con quello sguardo, cacci via tutto il buio in me e attorno a me.
Con te accanto, Signore mio, remare รจ piรน semplice: il vento contrario si placa, ha meno forza su di me e sulla barca luminosa con cui mi conduci attraverso la tempesta, sulla terra ferma alle prime luci dellโalba con te. Come non aver coraggio nella tempesta, se con te si trasforma in vento favorevole? Il mio cuore ora non ha piรน paura.
Martina Pampagnin
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Rifletto sulle domande
- Quale vento contrario oggi vorresti affrontare col Signore?
- In quale periodo della tua vita hai sentito diventare troppa la fatica del remare controcorrente?
- Su quale riva sei approdato col Signore dopo la tempesta?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciรฒ che sto ricevendo da lui oggi…
Recito un “Padre nostro” per congedarmi e uscire dalla preghiera.
[box type=”info” align=”” class=”” width=””]Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato secondo il metodo della spiritualitร ignaziana, disponibile anche tramite la loro newsletter quotidiana.[/box]
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Mc 6, 45-52
Dal Vangelo secondoย Marco
[Dopo che i cinquemila uomini furono saziati], Gesรน subito costrinse i suoi discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull’altra riva, a Betsร ida, finchรฉ non avesse congedato la folla. Quando li ebbe congedati, andรฒ sul monte a pregare.
Venuta la sera, la barca era in mezzo al mare ed egli, da solo, a terra. Vedendoli perรฒ affaticati nel remare, perchรฉ avevano il vento contrario, sul finire della notte egli andรฒ verso di loro camminando sul mare, e voleva oltrepassarli.
Essi, vedendolo camminare sul mare, pensarono: ยซร un fantasma!ยป, e si misero a gridare, perchรฉ tutti lo avevano visto e ne erano rimasti sconvolti. Ma egli subito parlรฒ loro e disse: ยซCoraggio, sono io, non abbiate paura!ยป. E salรฌ sulla barca con loro e il vento cessรฒ.
E dentro di sรฉ erano fortemente meravigliati, perchรฉ non avevano compreso il fatto dei pani: il loro cuore era indurito.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
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