Gesuiti – Commento al Vangelo del 21 Aprile 2019

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Nel vuoto del sepolcro, ecco la chiave della vita.
Simon Pietro nellโ€™equilibrio del suo dolore osserva: bende piene dโ€™olio profumato lรฌ adagiate, segno della fine di una storia, limite invalicabile tra volto che respira e ceruleo resto cosรฌ freddo e inanimato; il sudario รจ piegato e messo da parte, una volta per tutte.
Troppa cura del particolare per un tombaroloโ€ฆ

Lโ€™altro discepolo, se pur giunto per primo aspetta lโ€™amico e solo dopo di lui entra ad osservare per comprendere; egli ama, sa di essere amato, per questo vede e crede.
La vista dei segni e la conseguente fede son dovuti allโ€™amore, al ricordo della buona notizia, allโ€™esperienza di conoscenza di quellโ€™uomo che per amore ha saputo morire e che per questo รจ presente anche nella materiale assenza.

Cโ€™รจ il profumo della sua presenza nei segni che rimangono, nel vuoto che ha lasciato.
La disperazione e la sorpresa per questo vuoto spingono al confronto ed รจ Maria tra tenebra e luce che per prima vede lโ€™enorme pietra spostata.

Mounira Abdelhamid Serra

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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato

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