fra Stefano M. Bordignon – Commento al Vangelo del 28 dicembre 2025

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Nel Vangelo di Matteo vediamo Giuseppe e Maria fuggire in Egitto con il bambino Gesù per salvarlo da Erode. È un’immagine semplice ma fortissima: una famiglia che affronta insieme la paura, la fatica, l’incertezza, ma resta unita nell’amore.

In questa vicenda comprendiamo quanto la famiglia sia il primo rifugio, il luogo dove la vita nasce e viene protetta. Giuseppe e Maria non sono eroi, ma genitori che fanno di tutto per custodire il loro figlio. La loro forza è nell’amore reciproco e nella fiducia in Dio.

Ogni mamma e ogni papà hanno un ruolo unico e insostituibile: la madre con la sua tenerezza e la capacità di accogliere, il padre con la sua presenza che guida e sostiene. Insieme aiutano i figli a crescere sicuri e liberi.
Certo, non tutte le famiglie riescono a rimanere unite. Ma anche in queste situazioni, l’amore di un padre o di una madre rimane un dono prezioso, che dovrebbe continuare a illuminare la vita dei figli.

Il Vangelo ci invita a credere ancora nella famiglia, non come un ideale perfetto, ma come un cammino di amore e di fiducia, dove ognuno può imparare a prendersi cura dell’altro.
Perché dove c’è amore vero, lì Dio abita.

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