HomeVangelo del Giornofra Stefano M. Bordignon - Commento al Vangelo del 27 Marzo 2024

fra Stefano M. Bordignon – Commento al Vangelo del 27 Marzo 2024

Commento al brano del Vangelo di: Mt 26,14-25

Il tradimento di Giuda. Don primo Mazzolari fece una bellissima omelia dedicata all’amico Giuda, in cui diceva: Giuda è mio fratello e voglio bene anche a lui.

E ogni tanto ricevo da voi qualche messaggio in cui mi chiedete cosa ne penso di Giuda, se per me è stato salvato o condannato, se per me può essere considerato un amico, o no.

Ma come prima cosa vorrei chiarire questo: quando Gesù dice a giuda: Amico, con un bacio mi tradisci. Quella parola “amico”, detta da Gesù, non esprime l’amicizia ma, al contrario, esprime la gravità del tradimento di Giuda. “Tu, che fingi di essere mio amico, invece mi tradisci”.

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Adesso non voglio entrare in dettagli da esegeti, ma Gesù non usa la parola “filos” che indica un amico sincero, ma usa un altro termine proprio per sottolineare che Giuda non è un vero amico, ma un traditore. Inoltre, Gesù ci aveva già detto chiaramente chi sono i miei fratelli e le mie sorelle? Chi compie la volontà del Padre.

Giuda sta forse compiendo la volontà di Dio quando tradisce Gesù? No, Giuda sta compiendo la volontà di suo padre che è satana. Io, personalmente, non lo giudico: non assolvo e non condanno Giuda, perché il cuore dell’uomo è un mistero, e solo Dio può sapere cosa sia accaduto in quel cuore. Io non considero Giuda un amico e nemmeno un fratello.

E se qualcuno dice che anche Pietro ha tradito Gesù, io dico che non è vero, Pietro non ha tradito ma ha rinnegato. Un conto è vendere un amico per denaro come ha fatto Giuda, tutt’altra cosa è far finta di non conoscere Gesù in un momento di paura come ha fatto Pietro.

Inoltre, Pietro, dopo aver rinnegato Gesù si è pentito e con il cuore è tornato ad essere un discepolo, Giuda invece, si è abbandonato ancora di più a satana e si è tolto la vita. Questo discorso, non lo faccio per condannare Giuda perché, come ho già detto, non sta a me giudicarlo, ma piuttosto per metterci in guardia.

In ogni tempo ci sono persone che scelgono di seguire Gesù e altre che scelgono di tradirlo, ma nessuno di noi è predestinato ad essere da una parte o dall’altra, dipende dalle nostre scelte. Siamo noi a scegliere se essere discepoli o traditori.

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