fra Stefano M. Bordignon – Commento al Vangelo del 26 dicembre 2025

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Ci sono momenti in cui le parole si spengono dentro di noi. Quando arrivano accuse ingiuste, incomprensioni o dolori che non riusciamo a spiegare, ci sentiamo nudi e indifesi, come se la vita ci chiedesse troppo. In quei momenti nasce la paura: “Cosa dirò? Cosa farò?”
Ma proprio allora Gesù ci invita alla fiducia.

Nel Vangelo dice: “Non preoccupatevi di cosa direte, perché lo Spirito del Padre vostro parlerà in voi.”
È una promessa che attraversa i secoli e arriva a noi oggi. Non siamo mai soli: anche quando tutto sembra crollare, Dio non ci abbandona. Lo Spirito Santo lavora silenziosamente nel cuore, anche quando noi non ce ne accorgiamo.

Lo Spirito non cancella le difficoltà, ma le trasfigura. Mette calma dove c’è agitazione, speranza dove c’è paura, luce dove c’è oscurità. Ci insegna che non serve avere tutte le risposte: basta restare aperti, docili, pronti a lasciarci guidare.

Quando ti senti sopraffatto, ricorda: non è necessario essere forti da soli. Lascia che lo Spirito parli dentro di te, che sia Lui la tua voce e la tua forza.

E allora capirai che, nei momenti più duri, non sei tu a dover vincere contro il male — ma è lo Spirito di Dio che ti permette di superare le prove.

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