HomeVangelo del Giornofra Stefano M. Bordignon - Commento al Vangelo del 24 Marzo 2024

fra Stefano M. Bordignon – Commento al Vangelo del 24 Marzo 2024

Commento al brano del Vangelo di: Mc 14,1-15,47

Si avvicinano i giorni della passione, i giorni in cui Gesù viene arrestato, torturato ed ucciso. Certo, Gesù ha piena fiducia nell’intervento di suo Padre, ma questo non toglie la fatica di dover attraversare un momento così doloroso, sia dal punto di vista fisico, ma anche dal punto di vista spirituale e psichico: la sofferenza fa male e fa paura, non c’è niente da fare.

Questo lo proviamo anche noi, nelle nostre piccole o grandi difficoltà che affrontiamo tutti i giorni. Se per esempio hai male ai denti, o sei preoccupato per un debito da pagare, da un certo punto di vista ti puoi anche sentire sostenuto dalla fede; ma questo non fa svanire il dolore e non fa scomparire la preoccupazione.

Così Gesù si avvicina a Gerusalemme, forte nella fede, ma allo stesso tempo con la consapevolezza che sta per affrontare il momento più difficile della sua vita. E nel bel mezzo di questa situazione cosa fa? Manda i suoi discepoli a prendere un asinello ed entra in città seduto in groppa a questo asino.

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È un gesto dal grande significato profetico, è come affermare che la grandezza di una persona sta nella sua umiltà, che il vero modo di regnare è quello di mettersi al servizio degli altri. E l’entrata di Gesù a Gerusalemme, in groppa ad un asinello, diventa quindi una chiave di lettura per comprendere la sua morte e risurrezione:

Io sono veramente il tuo re, sono veramente colui che ti porta la salvezza del Padre celeste, e te lo dimostro perché non scappo da Gerusalemme, ma con umiltà affronto la passione, per condividere con te i frutti della risurrezione.

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