HomeVangelo del Giornofra Stefano M. Bordignon - Commento al Vangelo del 23 Gennaio 2024

fra Stefano M. Bordignon – Commento al Vangelo del 23 Gennaio 2024

Commento al brano del Vangelo di: Mc 3, 31-35

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Ogni tanto mi permetto di salutarvi dicendo: carissimi fratelli e sorelle, e potrebbe sembrare quasi solo un modo di dire, ma non è così, è invece una espressione di fede: è mediante l’ascolto della Parola di Dio che noi diventiamo fratelli e sorelle.

L’ascolto ci rende fratelli dal punto di vista spirituale, ma quando mettiamo in pratica la Parola di Dio diventiamo fratelli anche sul piano materiale. Siamo infatti, fratelli e sorelle perché ci riconosciamo figli di un unico Dio che chiamiamo nostro Padre, fratelli perché facciamo parte di una unica famiglia che è la Chiesa, in cui abbiamo diversi ruoli, ma abbiamo tutti la stessa dignità, e siamo tutti amati con lo stesso amore da Dio.

E nel momento in cui ci comportiamo veramente da fratelli, attraverso un dialogo fraterno, nella preghiera, nella partecipazione al banchetto della Eucarestia, e nell’aiuto reciproco, allora questo nostro essere fratelli e sorelle diventa anche visibile, ed è la più bella testimonianza di fede che ci possa essere.

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Di predicatori ce ne sono tanti in giro, di associazioni e corporazioni, e movimento e partiti, ce ne sono tantissimi, ce ne sono ovunque, ma di persone che siano fratelli e sorelle nella fede ce ne sono poche.

Questo è il sogno più bello che Gesù ha avuto per i suoi discepoli, non ha desiderato che divenissero una struttura gerarchica che controlla e che governa, ma una famiglia che prega e che ama.

Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre.

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