fra Stefano M. Bordignon – Commento al Vangelo del 22 Gennaio 2023

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Il popolo che abitava nelle tenebre vide una grande luce. Una bella profezia, ma che in realtร  nasconde un certo orgoglio nazionalista, infatti quando Isaia proclama questa profezia รจ ancora convinto che le persone che vivono nella luce siano solo quelle che abitano nella Giudea, i veri ebrei praticanti, mentre quelli che abitano al di lร  del Giordano, nella Galilea, sono gente infedele, persone che vivono nelle tenebre, persone senza Dio.

E davvero Gesรน ha realizzato questa profezia perchรฉ ha cominciato la sua predicazione in quelle terre lontane, terre di confine. Il sole che sorge e che illumina la terra con i suoi raggi rappresenta Gesรน che comincia ad annunciare il vangelo portando una parola di pace e di riconciliazione a quelle popolazioni che si sentivano emarginate, abbandonate, disprezzate.

Penso che questo sia per noi un invito a non lasciarci prendere dallโ€™orgoglio di sentirci i favoriti di Dio, perchรฉ Dio diffonde la sua luce come il sole, la diffonde su tutti gli uomini, il sole non fa le distinzioni che noi facciamo, e il sole sorge sempre allโ€™orizzonte, sorge prima per quelli che sono piรน lontani.

Ma se non dobbiamo essere orgogliosi, non dobbiamo nemmeno cadere nellโ€™errore opposto, di sentirci abbandonati, di pensare che le promesse di Dio non siano per noi ma solo per gli altri, solo per quelli che sono piรน bravi di noi. No, non รจ cosรฌ, le promesse di Dio sono pienamente valide anche per noi, nonostante i nostri difetti e i nostri limiti. Cerchiamo quindi di convertirci, perchรฉ il regno di Dio รจ vicino.

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Fonte: il canale YOUTUBE di fra Stefano

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