fra Stefano M. Bordignon – Commento al Vangelo del 20 Novembre 2022

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Oggi ci coglie di sorpresa questo passo del Vangelo, infatti fino a ieri abbiamo ascoltato un Vangelo che parlava della predicazione di Gesù ed oggi, di punto in bianco, scopriamo che Gesù è crocifisso.

Le ultime ore della sua vita terrena sono segnate dal dolore, è naturale che lui abbia sofferto, sicuramente è stato così, ma il Vangelo non ci parla di questo, ci parla invece della derisione dei capi religiosi, delle provocazioni dei soldati, e perfino un malfattore crocifisso trova le forze per denigrare Gesù.

Ed è interessante che tutti i presenti facciano leva sullo stesso punto: Gesù salva te stesso. Come puoi pretendere di essere credibile se non sei capace di salvare te stesso? Ed effettivamente questo è un punto chiave dell’ateismo: Dio non esiste perché nel momento del male non interviene per farlo scomparire.

Ma accanto alla croce c’è un altro malfattore ed è lui che oggi ci rappresenta, perché ciascuno di noi si presenta a Gesù con il carico dei propri errori, dei fallimenti, dei peccati, ma noi non ci presentiamo a lui con un’aria di sfida: se farai quello che mi aspetto da te allora ti crederò, no, non è questo l’atteggiamento della fede, non è questa l’amicizia.

Riconosciamo invece che Gesù ha subito prima di noi la sofferenza, la persecuzione e la morte, pur senza avere mai fatto nulla di male, e quindi alziamo lo sguardo verso di lui per dirgli: Signore, adesso che sei entrato nel tuo Regno, ricordati di noi.

Fonte: il canale YOUTUBE di fra Stefano